mercoledì 2 febbraio 2011

Israele e Giordania temono l’onda del Nilo (Contro In Formazione)

Tel Aviv sceglie i dittatori
Haaretz: perché a Israele conviene stringere accordi con i regimi.

Giordania, azzerato il governo
Il re Abdallah nomina nuovo premier (...)


La crisi politica egiziana comincia a lambire il Medio Oriente, facendo vacillare i delicati equilibri che preservano lo status quo regionale.
Israele rimane l’unico Stato al mondo a non volere l’uscita di scena del egiziano rais Mubarak. A riprova di tale “amicizia”, non certo disinteressata, Tel Aviv ha recentemente permesso il posizionamento di truppe egiziane lungo il proprio confine con il Sinai, onde evitare pericolosi sconfinamenti di militanti islamisti verso Israele o la Striscia di Gaza; si tratta di una deroga agli accordi di pace del 1979 che prevedono la smilitarizzazione della penisola del Sinai. 
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fonte: http://wordpress.thule-italia.net/?p=3874

 

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