martedì 30 novembre 2010

Microcredito: i nostri dubbi (Contro In Formazione)

Francia, il governo punta al microcredito “diffuso”
Ciascun cittadino francese potrà finanziare direttamente dei progetti di microcredito, ad esempio per partecipare alla creazione di nuove imprese sul territorio. La novità arriva grazie ad un partenariato tra due grandi organismi finanziari del Paese, Babyloan e Adie, che hanno annunciato il progetto attraverso un comunicato congiunto pubblicato nei giorni scorsi. (...)


I nostri dubbi sul microcredito oggi si spostano in ambito europeo.
Dopo aver segnalato la criticità in cui versa tale strumento economico in India, e la sua pericolosità finanziaria in questo Stato continentale, diamo spazio a qualche considerazione sulla lenta “esportazione” del microcredito anche nel Vecchio Continente. (...)

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27_11_10 ... Val d'Aosta!!

Ho finalmente visitato un'altra delle splendide regioni italiane.
Un grazie di cuore alla mia guida!!


lunedì 29 novembre 2010

W il libero mercato!!! (Contro In Formazione)

Al bando i jeans che uccidono
Sarà lanciata ufficialmente sabato 27 novembre, a Istanbul, la campagna internazionale di sensibilizzazione per l’abolizione della sabbiatura nella produzione di jeans, che solo in Turchia ha ucciso 46 operatori  negli ultimi anni e stime prudenti indicano che oltre 5 mila persone sono a rischio. (...)


Ecco su quali basi si fonda il moderno concetto di “crescita” economica. (...)

fonte: http://wordpress.thule-italia.net/?p=3482
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giovedì 25 novembre 2010

L'Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà

Esiste un Intergruppo parlamentare composto di 320 deputati e che si occupa dei temi connessi alla famiglia.
Si chiama “Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà”.
I temi sono connessi ad espressioni del tipo: “la famiglia baluardo della società”, “... a difesa delle nostre tradizioni”, “... a tutela dei figli”, “... per una società più giusta e più umana”, e via dicendo sino all’infinito.
A sentire lorsignori, gli Onorevoli, trattasi di una cosa tanto seria e sacra, appunto la famiglia, da doversi trattare al di sopra ed al di fuori degli interessi politici dei gruppi parlamentari e dei partiti.
Fanno parte dell’Intergruppo personaggi con nomi importanti. Ne cito qualcuno: Maurizio Lupi, Enrico Letta , Angelino Alfano, Luigi Casero, Perluigi Bersani, Luca Volontè, Ermete Realacci, Maria Grazia Sestini, Gianni Alemanno, Maurizio Sacconi, Tiziano Treu, Vannino Chiti, Maurizio Gasparri.

Il fatto: il 19 del mese di novembre, appena tre giorni fa, il nostro Intergruppo organizza un convegno sul tema dell’aiuto concreto alle famiglie italiane. L’incontro si svolge a porte chiuse. La cosa è tanto importante e... riservata da svolgersi a porte chiuse.
La relazione introduttiva viene svolta dal cardinale Angelo Bagnasco, il presidente della CEI, conferenza episcopale italiana. Il tema, manco a dirlo: “La famiglia e il lavoro al tempo della solidarietà”.
Tutte le famiglie interessate sono allertate: pensano che questi fanno sul serio. Bimbi, giovanissimi, anziani senza reddito e con basso reddito, genitori a carico, pensionati, etc.etc., aprono i loro cuori alla speranza. Finalmente!
Le dichiarazioni di alcuni dei nostri parlamentari che fanno parte dell’Intergruppo(ripetiamo 320): Maurizio Lupi: “Obiettivo, la riforma fiscale”. Maurizio Gasparri: : “I valori non hanno scadenza”. Vannino Chiti: “Una priorità da coniugare al futuro”. Enrico Letta: “Più figli e più lavoro per le madri”. (Vedi l’”Avvenire” del 18 c.m.).
“Ammazza!!!”, penso io.
Senza volere mancare di rispetto al papa ho voluto immaginare Benedetto XVI che si sfregava le sue sante mani soddisfatto passeggiando per i giardini del Vaticano. Il cardinal Bagnasco, in giro per Roma ed ebbro di felicità, benediva tutti i romani che incontrava, anche quelli che non gradivano.
Il 20 del mese di novembre, cioè il giorno dopo, alla camera dei deputati si votano due emendamenti alla finanziaria presentati non importa da chi. Il 20 è il giorno dopo il convegno con Bagnasco.
Perciò non una settimana dopo, un mese, sei mesi, un anno, un secolo dopo. No, il giorno dopo.
Quegli emendamenti prevedono aiuti concreti alle famiglie, fra cui l’elevamento del reddito minimo oltre il quale un familiare a carico non può percepire gli assegni familiari ed altri importanti provvedimenti di detrazione fiscale per le famiglie.
Per inciso il reddito minimo fissato sino ad oggi ed oltre al quale non si ha diritto a percepire gli assegni familiari per chi, nella stessa famiglia, non lavora è fissato a 2841 euro annui.
Se si percepisce una lira di più di reddito, niente assegni.
Si proponeva, con gli emendamenti, di elevarlo sino a 8000 euro, che rappresenta – fra l’altro – l’attuale quota esente da tassazione.
Cioè un piccolo ma significativo passo avanti. Un passaggio da tante, tantissime condizioni di miseria di milioni di famiglie ad una miseria – come dire? – più sostenibile. Un alleviamento delle pene e delle difficoltà per chi manda i figli a scuola, chi fa la spesa tutti i giorni e via dicendo, chi deve vivere e sopravvivere. Quelli che... comprano al mercatino dell’usato!
Risultato: la camera vota e boccia i due provvedimenti.
Ma i 320 deputati che fanno parte dell’Intergruppo, presenti alla votazione, come hanno votato? Perchè molti di loro hanno, allora, votato contro?
A votare contro gli emandamenti sono stati i deputati di maggioranza, quelli di Berlusconi, per capirci. E quelli della maggioranza che fanno parte dell’Intergruppo come hanno votato?
Hanno votato contro così come hanno votato contro i finiani. Perchè se avessero votato a favore, gli emendamenti sarebbero passati.
Gli interessi della famiglia, per espresso riconoscimento di quelli dell’Intergruppo, non sono/erano “superiori” agli interessi dei loro partiti? Allora perchè molti, moltissimi di loro hanno votato per bocciare i due provvedimenti?
Ma questi signori deputati lo sanno o non lo sanno che 100, 200, 300 euro al mese in più o anche solamente 50. 30 o solamente 10 rappresentano per una famiglia disagiata l’opportunità di vivere in dignità la vita quotidiana per pochi giorni o solamente per un solo giorno in più del mese?
Più credibilmente non sanno lorsignori, non vogliono e non possono capire la realtà del Paese.
Perchè le loro condizioni sociali non sono rappresentative della realtà del Paese. Perchè il Paese stesso non li ha scelti.
Sono stati scelti nelle case private, nei palazzi, nemmeno estratti a sorte.
Sono stati scelti come anche la Carfagna nel governo della Nazione; tutti ed ognuno per motivi particolari, non per gli interessi delle grandi masse.

fonte: http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=172863849399323&id=1549710093&ref=notif&notif_t=share_comment#!/notes/thule-italia/intergruppo-parlamentare-per-la-sussidiarietabla-bla/10150318237070182

Per la crisi la mietitura non è finita (Contro In Formazione)

Dopo l’intesa per salvare Dublino i verdi minacciano la crisi. E la speculazione punta su Lisbona (...)

Dalla vecchia Europa, alla giovane Oceania, ogni nazione che possa aver goduto in passato di una certa spregiudicata economia, sembra sul punto d’essere fagocitata da debiti fuori controllo, e da sistemi bancari in fase d’affondamento veloce. (...)

fonte: http://wordpress.thule-italia.net/?p=3446
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venerdì 19 novembre 2010

Un'alternativa allo shampoo

http://www.chilopesa.it/2010/03/02/il-primo-giorno-della-mia-vita-senza-shampoo/

http://babyslime.livejournal.com/174054.html
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Microcredito, grossatruffa (Contro In Formazione)

India, microcredito al collasso per colpa della crisi (...)


Compiaciuti?
Sì, lo siamo parecchio.
Sta andando in frantumi uno dei più melensi miti demo/progressisti degli ultimi decenni. Quel “capitalismo dal volto umano”, equo e solidale, che faceva sospirare le anime belle “peace and love”. (...)

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Il prossimo fronte (Contro In Formazione)

Fao: stock 2010 cereali in calo del 7%
Solo il riso in aumento. Agenzia Onu: cruciale produzione 2011
ROMA- Secondo l’ultima edizione del rapporto semestrale Food Outlook della Fao gli stock cerealicoli mondiali potrebbero ridursi notevolmente. L’agenzia dell’Onu stima che gli stock cerealicoli mondiali caleranno del 7%, il mais del 12%, il grano al 10%, e l’orzo crollera’ del 35%. Solo le riserve di riso si prevedono in aumento, con un incremento del 6%. Date queste previsioni di calo degli stock, il volume della produzione del 2011 sara’ cruciale per la stabilita’ dei mercati internazionali.
fonte www.ansa.it

Stiamo monitorando la criticità dei cereali, alimento/base per milioni di persone, ma anche fonte di speculazione sui mercati, già da diverso tempo.
Quel che ipotizzavamo, ad inizio Autunno,  si sta concretizzando sempre di più. La produzione in calo sta innescando aumento generalizzato dei prezzi a breve termine, dovuto alla riduzione di stock, con il rischio concreto d’innescare un’instabilità endemica in diverse regioni del pianeta. Con conseguente ricaduta negativa su tutto il sistema.
Sembra incredibile che, nel tecnologico XXI secolo, possa essere uno degli “amici” di più vecchia data dell’uomo, il cereale, ad aprire un fronte capace di assestare un nuovo colpo agli equilibri esistenti o in via di stabilizzazione.
Il bandolo della matassa sembra palesarsi nel livello produttivo che si raggiungerà durante il 2011: praticamente si punta ad una roulette russa gran parte della stabilità economica e geopolitica di intere macro regioni d’Asia ed Africa.
Azzardo non da poco, se pensiamo che l’eventuale perdita di controllo del prezzo dei cereali, con conseguente bolla, potrebbe provocare lo scoppio di conflitti armati, o guerre civili.
Robetta in pratica, bazzecole, gli “affari sono affari”, e se intanto si aggrava un quadro globale già parecchio instabile, ciò può essere annoverato tra i “rischi” del business.
Quanto ancora dovremo misurare in punti di borsa ogni cosa?
Gabriele Gruppo

giovedì 18 novembre 2010

Una, seppur piccola, vittoria

Rimozione del fois gras dal menu di un grande magazzino londinese:

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=147479
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mercoledì 17 novembre 2010

Europa: non è più tempo di mezze verità (Contro In Formazione)

Senza aiuti l’Unione Europea non sopravviverà
La bomba del Presidente UE a poche ore dall’Ecofin (...)

Finalmente!
Il velo d’ipocrisia è stato lacerato, il muro di gomma piuma sbrecciato vistosamente, ed è stata proprio quella scamorza olandese di Van Rompuy, Presidente della BCE, a dare il colpo finale.
Le sue parole sono pesanti come piombo fuso, la realtà che celano ancora peggio. Quanto al disinteresse dei media italiani per questo fatto, appare null’altro che  SCANDALOSO. (...)

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La grigia destra europea (Contro In Formazione)

Sarkozy riconferma Fillon premier
“Pronto ad aprire nuova fase economica” (...)

Gb: governo crea indice felicità di Stato (...)

In Italia c’è chi ammira estasiato questi “campioni” di una destra matura, atlantica, moderata. I celoduristi padani entrarono in estasi quando, pochi mesi fa, il Presidente francese pensò bene di spettacolarizzare la questione “zingari”. Mentre i tremontiani vorrebbero rigore nei conti pubblici su modello Cameron. (...)

fonte: http://wordpress.thule-italia.net/?p=3403
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I miei primi 100 posts!!!!!!!

martedì 16 novembre 2010

G20: più dubbi che certezze (Contro In Formazione)

Chiude il G20: «Più lavoro per la crescita»
Draghi: «Progressi ok, ma siamo a metà» (...)



Da Seoul ci attendevamo la conferma di una situazione statica. Il vecchio ordine, quello atlantico, che pur agonizzante cerca ancora di far pesare il proprio ruolo, ed un nuovo ordine, quello asiatico,  incapace di porre nero su bianco quella che è la sua ambizione per il XXI secolo. (...)

fonte: http://wordpress.thule-italia.net/?p=3398

lunedì 15 novembre 2010

15_11_10

"Quello che sta nel cuore del sobrio è sulla lingua dell'ubriaco."

Plutarco

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venerdì 12 novembre 2010

12_11_10

"Invece di maledire il buio è meglio accendere una candela."

Lao Tzu
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Il marmittone alle grandi manovre (Contro In Formazione)

Altri 200 soldati italiani in Afghanistan
ROMA – Entro la fine dell’anno il contingente italiano in Afghanistan sarà rafforzato.(...)

Sicuramente, se il governicchio Berlusconi dovesse cadere, uno dei ministri più dispiaciuti sarebbe La Russa. (...)

Fonte: http://wordpress.thule-italia.net/?p=3392

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giovedì 11 novembre 2010

Cucciolo da adottare!!!!!!!!!

http://diamoci-la-zampa.blogspot.com/2010/11/happy-ce-lha-fatta.html

L’alluvione nel Veneto: dopo il silenzio le buffonate (Contro In Formazione)

Berlusconi in Veneto con Bossi
Fischi e applausi. (...)




L’Autunno è arrivato con il suo carico di pioggia, cosa normale  in tempi normali.
Il problema è che qui ormai  di situazioni “normali” ce ne sono sempre meno. Bastano due gocce d’acqua persistenti che subito si gonfiano i fiumi, gli argini cedono e la gente si ritrova litri e litri di melma dentro casa.
In Veneto c’è stata così una grave alluvione, ed occorrerebbe una seria riflessione sullo stato di salute del territorio nazionale. (...)


lunedì 8 novembre 2010

Piangere o reagire (Contro In Formazione)

La situazione politica italiana offre ancora un penoso spettacolo di sé, fonte per noi di pesanti considerazioni ed un certo grado di rabbia.
Le nostre perplessità sulla democrazia rappresentativa, sia come concetto astratto, ma soprattutto nella sua applicazione contemporanea, hanno un fondamento di lunga data.
Quello  poi che ci troviamo a dover affrontare, ogni giorno, è null’altro che una costante discesa nella mediocrità e nel ridicolo.
Non ci riteniamo né degli ipocriti moralisti o dei sempliciotti, che credono alle novelle scodellate a buon mercato.
Siamo consci del fatto che l’uomo reale sia pieno di limiti, ma anche che sia in grado di superarli, se però dotato di una forza interiore, organica al raggiungimento di una visione del mondo.
Ci risulta difficile però porre attenuanti di qualche genere, nei confronti dello schifo imperante presso la classe politica nazionale.

Sapremmo tollerare gli sbagli certo, che possono essere compiuti nel corso di un agire serio, non porremmo invece mai giustificazioni verso questo palese modo d’essere irresponsabile e immorale, così diffuso presso chi dovrebbe operare per il bene d’Italia.
Politica, per noi di Thule, vuol dire anche essere portatori di coerenza e di tenuta etica, a prescindere anche dall’impostazione ideologica.
Il nostro amore per la politica, vissuta come strumento creativo, come via di miglioramento per la vita della comunità nazionale, può contemplare contrapposizioni ideologiche anche dure, ma trova inconcepibile che il popolo riesca ancora a tollerare questo caos, frutto di una decadenza sistematica, ma non irreversibile, della nostra civiltà e della nostra patria.

Non è più tempo di peregrine scelte di campo dettate dall’utilitarismo di un momento specifico. Questo non è più tempo per dare seconde opportunità, o credito, a chi ha dimostrato fin troppo bene la sua incapacità a gestire la res publica.
Ci troviamo a dover scegliere se piangere in silenzio, sentendoci impotenti, oppure reagire con forza, ed in modo propositivo. La nostra scelta non può che volgere la sua determinazione verso una reazione.
Noi vogliamo reagire, con forza, senza badare alle dolci sirene che ci invitano a desistere per “il nostro bene”.
Siamo consapevoli che una visione sommaria ci potrebbe bollare come dei poveri sognatori senza speranza. La questione è comunque semplice per chi ha le idee chiare: scegliere di contrastare, anche con mezzi limitati, l’attuale sistema ed i suoi burattini, che governano malamente il popolo italiano, è per noi una vocazione.
Le lacrime, lo sconforto, l’ignavia ed altre “lodevoli” scusanti non ci appartengono, non sono nel nostro stile.
Teniamo ferma la rotta che ci siamo dati, navigando in un mare di fango che sembra essere linfa e nutrimento di questa sedicente classe dirigente, che pretende di governare solleticando le parti più basse dei nostri compatrioti, sfruttando l’ignoranza diffusa.

Siamo certi che tra breve ci sarà un nuovo festival elettorale in cui il popolo verrà chiamato, per l’ennesima volta, a scegliere il “meno peggio”. Ed ancora una volta noi di Thule saremo lì, pronti, con le nostre forze e con la nostra passione, a manifestare tutta l’avversione che nutriamo per chi ha ridotto e sta riducendo l’Italia ad un bordello d’infima categoria.

Gabriele Gruppo

mercoledì 3 novembre 2010

03_11_10

“ Nulla accade invano,ma tutto accade per una ragione e necessariamente ”

Leucippo