giovedì 28 ottobre 2010

The Matrix

« Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità. »
 
(Morpheus a Neo)

28_10_10

Circola oggi un discorso detestabile che consiste nel far credere che coloro che contestano il modello occidentale non possano che avere menti retrograde o essere dei pazzi pericolosi di cui il fanatico Bin Laden, arrivato al punto giusto per offrire una dimostrazione al ragionamento, sarebbe in un certo senso la figura archetipica. Questo discorso si serve del terrorismo islamista come di un comodo spauracchio, allo scopo di rilegittimare agli occhi dell'opinione pubblica un sistema che genera diseguaglianze, frustrazioni e disperazione. Il nemico principale è oggi più che mai rappresentato dallo scatenamento planetario della logica del capitale e dalla mercantilizzazione integrale dei rapporti sociali."

Alain de Benoist, 2001

mercoledì 27 ottobre 2010

Ultime discordie sul tema dell'aborto

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/372814/

http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/10/25/news/io_assalita_dai_volontari_per_la_vita_mentre_andavo_in_clinica_a_abortire-8403975/

Argomento sempre molto delicato e spinoso: l'aborto.
Una scelta che ci si auspica di non dover mai fare ma che, talvolta, è l'unica possibile.
Considerando la difficoltà di una decisione simile, ritengo che sia necessaria la massima tutela nei confronti di chi valuta questa strada.
L'ospedale e il consultorio devono rappresentare un ambiente sereno e cortese in cui esprimere i propri dubbi, paure e perplessità sapendo di poter contare su risposte oggettive, prive di condizionamenti religiosi o personali.
L'articolo di "Repubblica" sopra proposto dimostra come la situazione oggi sia ben diversa: lontana da un approccio laico, tendente piuttosto a demonizzare chi si trova già gravato dal peso di una presa di posizione di questa entità.

La disintegrazione del sistema (Contro In Formazione)

Usa, 139 default bancari dall’inizio dell’anno
Ad aver gettato la spugna sono stati stavolta sei istituti di credito…
NBH Holdings, una società di private equity con sede a Boston, è stata la protagonista dello scorso weekend. Un fine settimana, come quasi sempre è accaduto negli Stati Uniti negli ultimi due anni, costellato di fallimenti bancari.(...)

Inesorabilmente, nel silenzio che accompagna ogni agonia prolungata, la crisi economica erode le fondamenta stesse che reggono il sistema neo-liberista atlantico.
Gli Stati Uniti proseguono nel loro avvitamento. Nulla sfugge alla morte nera che affligge l’ex baricentro del globo: posti di lavoro, livello di benessere sociale diffuso, credito, ecc. (...)

martedì 26 ottobre 2010

Perchè l'uomo è la peggiore delle bestie - rif. foie gras

Inchieste condotte - con riprese dal vero - nelle filiere di foie gras francesi.
http://www.stopgavage.com/it/filmati.php


Ed il modulo da compilare per appoggiare la petizione per l'abolizione del foie gras.
http://www.stopgavage.com/it/firma.php

La pericolosità di una piuma (Contro In Formazione)

Fini rinfresca la memoria a Marchionne
“Marchionne mi sembra che ieri abbia dimostrato, pur essendo italo-canadese, di essere più canadese che italiano”. Commenta così, il presidente della Camera Gianfranco Fini, le parole pronunciate ieri dall’amministratore delegato della Fiat al programma di Fabio Fazio, ad un incontro con gli studenti delle scuole superiori di Rovigo.
“Ha detto una cosa naturale per il top manager canadese. Ma è un po’ paradossale che lo dica l’amministratore delegato della Fiat, Fabbrica Italiana Automobili Torino, perchè‚ se la Fiat è un grande colosso lo deve al fatto che è stato per grandissimo tempo il contribuente italiano, lo Stato, a impedire alla Fiat di non affondare”, ha aggiunto Fini.
Non è un paradosso – ha aggiunto Fini – se lo dice a noi classe dirigente ‘non ce la facciamo con questa concorrenza serrata”‘. Ma, ha concluso, “l’Italia non riuscira’ mai a vincere la gara se puntera’ solo sulla quantita’ e non sulla qualita”. “Di questo – ha concluso riferendosi ai temi economici e del welfare piu’ in generale – mi piacerebbe parlare nella politica italiana, non di quello di cui si parla tutti i giorni sulle prime pagine dei giornali”.

Il Pd: omette errori industriali
Nella polemica Fiat entra anche Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd per il quale “il dott. Marchionne nella sua analisi della situazione italiana e dei comportamenti sindacali omette un dato di fondo: le carenze della Fiat nelle politiche per gli investimenti, nella progettazione e produzione di modelli, nell’organizzazione produttiva”. Secondo Fassina, “La Fiat ha una produzione concentrata sulla gamma medio-bassa del mercato globale dell’auto, una gamma caratterizzata da margini di profitto bassissimi, una gamma dove è necessario comprimere il costo del lavoro. Non ha caso – prosegue – la Fiat fa profitti nei Paesi europei e nel mondo dove il costo del lavoro è una frazione di quello italiano. Se invece che in Italia, la Fiat producesse in Germania, in Francia o in Austria non riuscirebbe ad essere competitiva a causa dei modelli che produce”.
Quindi, “Fabbrica Italia – conclude Fassina – dovrebbe servire ad innalzare la qualità dei modelli. Per ora, abbiamo assistito a continue richieste di intensificazione dei ritmi di lavoro, ad un continua offensiva per la riduzione dei costi di lavoro, ma non abbiamo visto nessun piano articolato sui modelli da produrre, l’organizzazione della produzione e delle filiere della componentistica”.

fonte www.rainews24.it


Che uomini di poca fede siamo noi di Thule!
Ieri dubitavamo, in un modo veramente da miscredenti senza Dio, che la classe politica italiana non avesse più voce, che non trovasse più la forza di dire il fatto suo al cinghialone in maglione nero, invece…
Invece ecco le “dure” prese di posizione di due pezzi a novanta…pardon…da novanta, delle Istituzioni repubblicane. Sono scesi in campo a difesa dell’italica manodopera nazionale, niente meno che il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ed il responsabile all’economia ed al lavoro del Partito Democratica, Stefano Fassina.
Se del primo,  alta carica dello Stato, sappiamo tutte le vicende casalinghe, dell’altro, ci perdoni l’interessato, non immaginavamo nemmeno l’esistenza.
Comunque sia, meglio accontentarsi di questi tempi, e non badare troppo al reale peso specifico di chi affronta il Marchionne a muso duro…si fa per dire.
Fini ormai, pur di ritagliarsi un qualsiasi spazio di sopravvivenza politica, disserterebbe con il suo stile britannico anche sulla vitale questione se sia nato prima l’uovo o la gallina, e su chi dei due sia più rispecchiante quella “destra moderna” che lui immagina possa esistere nel paese di Babbo Natale.
Dell’altro non riusciamo a spiegarci il senso dell’esistenza, ed un tantinello temiamo sia un esemplare di figurino estemporaneo, buono per una comparsata ogni tanto.
Siamo certi che da gran pezzo di…pane…qual’è Marchionne, avrà sicuramente preso in massima considerazione le due cacofoniche voci patrie; che lo invitano a “rinfrescarsi” la memoria, e anche a prendere in considerazione le mirabolanti idee per un rilancio industriale tricolore, proposto da chi ha cambiato spesso tinta alla propria camicia e ai propri vessilli.
La coerenza è sempre stato elemento di punta, nella democrazia rappresentativa italiana.

Gabriele Gruppo

lunedì 25 ottobre 2010

25_10_10_01

"Non ci si può aspettare che la Provvidenza ci doni la vittoria"

A.H.

Marchionne, senza quelli come te staremmo meglio (Contro In Formazione)

Marchionne, senza Italia faremmo meglio
MILANO  - “Fiat potrebbe fare di più se potesse tagliare l’Italia”. E’ quanto ha detto l’ad del lingotto Sergio Marchionne ospite della trasmissione ‘Che tempo che fa’, condotta da Fabio Fazio. Nemmeno un euro dei 2 miliardi dell’utile operativo previsto per il 2010 – ha concluso – arriva dall’Italia. Fiat non può continuare a gestire in perdita le proprie fabbriche per sempre”. (...)


Marchionne è ormai da un pezzo disinibito, senza freni e senza pudori. Nella cornice di una bella intervista con addomesticato intrattenitore (chiamare Fazio “giornalista” ci sembra eccessivo), domande felpate e risposte nel solito stile strafottente che lo contraddistingue, ecco il nostro cinghialone parlare a campo libero del futuro prossimo. (...)


25_10_10

"Quanto più una persona è intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo."

Joseph Conrad

venerdì 22 ottobre 2010

Aggiornamenti da Haiti

HAITI SENZA PACE: EPIDEMIA DI COLERA, LE VITTIME SONO GIA' 135 
Almeno 135 morti per un'epidemia di colera, senza contare le dieci vittime provocate dalle alluvioni degli ultimi giorni. A nove mesi dal terremoto che l'ha devastata, provocando 250mila morti e 1,5 milioni di senzatetto, Haiti sta subendo un'emergenza che sembra non avere fine.
Oggi le autorità sanitarie nazionali hanno denunciato la morte di almeno 135 persone in diverse città del Paese in seguito ad un'epidemia di colera probabilmente provocata dalla cattiva qualità dell'acqua potabile. "Abbiamo accertato 135 decessi e 1.498 casi di persone colpite da dissenteria. Secondo le analisi di laboratorio, si tratta di colera" ha detto Claude Surena, presidente dell'associazione dei medici di Haiti, in una dichiarazione all'agenzia France Presse. Surena ha anche annunciato una dichiarazione del governo sull'epidemia.
"Abbiamo registrato la maggior parte delle vittime lungo il corso del fiume Artibonite che attraversa il centro e il nord del Paese. Si tratta di un'epidemia dovuta all'acqua utilizzata nelle case di quelle regioni, ha detto all'Afp il dottor Ariel Henry, direttore del ministero della Sanità di Haiti. Alcune persone sono morte nelle proprie abitazioni nella regione di Artibonite e nelle zone centrali di Haiti mentre diverse centinaia sono ricoverate e poste sotto controllo" hanno aggiunto altre fonti mediche. Secondo quanto hanno riferito alcuni corrispondenti locali di Port-au-Prince la maggior parte dei decessi è avvenuta negli ospedali di St. Marc, a un centinaio di chilometri dalla capitale.

L'epidemia di colera è stata confermata in serata da una fonte del ministero della Salute, sulla base dei primi risultati delle analisi effettuate dopo i decessi. Il governo ha convocato una riunione urgente con le autorità sanitarie. Proprio oggi un esperto delle Nazioni Unite, Walter Kaelin, di ritorno da Haiti, ha denunciato in un rapporto la profonda crisi umanitaria che il Paese sta attraversando.

http://www.clandestinoweb.com/sondaggi-da-tutto-il-mondo/12002-haiti-senza-pace-epidemia-di-colera-le-vittime-sono-gi.html



Dove sono i personaggini famosi tanto sconvolti e impegnati in concerti e manifestazioni a sfondo benefico in occasione del terremoto di inizio anno?

Non ci sono!

Infati si tratta "solo" di un'epidemia di colera che non fa audience perchè non annovera grandi numeri.

Haiti è considerato uno dei paesi più poveri del mondo e, come giustamente riporta l'articolo:
"sta subendo un'emergenza che sembra non avere fine".

L'ipocrisia dei paesi ricchi si manifesta, puntuale come la morte, ogni volta che un avvenimento catastrofico ha luogo.

D'ipocrisia si tratta in quanto, in questo caso Haiti, ha visto l'attenzione mondiale rivolta verso di sè solo per un brevissimo lasso di tempo...quello necessario per fare notizia.

Quando il dinero fà dimenticare gli ideali

http://lascarpadividar.splinder.com/post/21785616/quando-saviano-era-comunista


fonte: http://www.facebook.com/home.php?#!/photo.php?fbid=1493883979410&set=a.1409817757807.52416.1003371599

Gran Bretagna: miseria (tanta) e nobiltà (poca) (Contro In Formazione)

Gran Bretagna, saltano mezzo milione di posti di lavoro
Mezzo milione di posti di lavoro. E’ il pedaggio che la Gran Bretagna dovrà pagare per risanare il deficit pubblico. I tagli – i più consistenti dalla fine della Seconda Guerra mondiale – sono stati annunciati dal Cancelliere dello Scacchiere George Osborne alla Camera dei Comuni, e prevedono di colmare in cinque anni metà del disavanzo pubblico (156 miliardi di sterline, pari a 180 miliardi di euro). L’altra metà sarà recuperata con l’imposizione fiscale. All’11 percento del Pil, il deficit britannico è il più alto tra i Paesi del G7. (...)

Il Governo Cameron ha varato anche per il Regno di Elisabetta II, una stretta decisa ai cordoni della borsa statale. “Austerità”, ecco la parola d’ordine che ormai circola in tutte le  cancellerie dell’Europa occidentale.
L’economia britannica è messa parecchio male. Terziario avanzato e finanziarizzazione selvaggia sono alla base di un fallimento inevitabile che si profila all’orizzonte. Tutto questo a dispetto poi della favoletta, molto diffusa in Italia, che dipinge ancora questa landa insulare, ed in particolare la sua capitale Londra, come un buon luogo per fare attecchire rampolli italici in cerca di fortuna. (...)

giovedì 21 ottobre 2010

Due insopportabili furbi (Contro In Formazione)

Rai, Garimberti a Saviano e Fazio: “Sulla libertà non tratto, basta ritardi”

ROMA – “Io sulla libertà non tratto”. Così il presidente della Rai, Paolo Garimberti, risponde all’appello di Roberto Saviano  1sul nebuloso futuro del  programma “Vieni via con me” 2in una lettera che verrà pubblicata domani su Repubblica. “Di questa libertà – sottolinea Garimberti – mi faccio garante e per questo confido che, superati i problemi, Lei e Fabio Fazio saprete liberamente confezionare un programma di qualità rispettoso dei principi cardine del servizio pubblico che sono, tra gli altri, imparzialità, pluralismo e rispetto della persona”. (...)


Fazio&Saviano, irritanti presi singolarmente,  nauseanti quando si coalizzano.
Abbiamo cercato con tutte le nostre forze di ignorare la vicenda, che monta intorno a questi due figurini televisivi, ma alla fine abbiamo ceduto. (...)



mercoledì 20 ottobre 2010

Uscita nuovo libro della casa editrice Thule Italia

In uscita mercoledì 20 ottobre la nuova opera
editoriale della Thule Italia Editrice
La Politica Nazionalsocialista.
pp. 240 – euro 25.00

Per ordini: thule@thule-italia.org – tel. 340.4948046 –
Presto in vendita anche nelle librerie


Dettato a Max Amman nell’estate del 1928, questo documento è il secondo libro di Hitler, o meglio, volendo contare separatamente i due volumi del Mein Kampf, è il terzo.
Pur rappresentando un’elaborazione delle idee sulla politica estera tedesca come furono espresse nel secondo volume del Mein Kampf, non si tratta di una mera ripetizione degli scritti anteriori ma – come Telford Taylor giustamente afferma – “è nei particolari, nelle spiegazioni e nelle sfumature che sta il suo principale valore storico”.
Dalla controversa questione del Sud Tirolo all’amicizia con lo Stato italiano “sotto la guida del brillante statista Benito Mussolini”, dalla condanna dei capi della Germania imperiale dopo Bismarck alle osservazioni sull’esercito tedesco, dalle considerazioni sull’Unione Americana quale potenza economica alla teoria di una Russia niente “affatto uno stato anticapitalista”. Questi alcuni degli argomenti trattati attraverso i quali si potrà seguire lo svolgimento logico del pensiero politico di Hitler. Pensiero che da lì a qualche anno sarebbe divenuto azione.


Verso un finto mondo bipolare (Contro In Formazione)

http://wordpress.thule-italia.net/?p=3277

lunedì 18 ottobre 2010

Considerazione sul Metodo di Bella

The Di Bella Method (DBM).
Di Bella Foundation (Fondazione Di Bella), Bologna, Italy.

Abstract

AIMS: the aim of the Di Bella Method (DBM) is to try to overcome the high toxicity level and the limited efficacy of the current medical treatments for cancer.
METHOD: using Melatonin, Retinoids, and vitamins E, D3, and C, components of the extracellular matrix, the DBM reinforces those means that Physiology considers essential for life. Acting together, these differentiating molecules also have an antiangiogenic and antiproliferative effect. Cabergoline and/or Bromocriptin negatively regulate Prolactin, the ubiquitary mitogenic hormone. This effect is reinforced by Somatostatin and/or its analogues by negatively regulating highly mitogenic molecules such as GH and GH-dependent growth factors.
RESULTS: the preliminary results are reported of a retrospective observational study on 553 patients treated with the DBM. These data show that the DBM achieved an evident improvement in the quality of life and a considerable increase in the mean survival rates for every disease and stage with respect to the data available in the literature relative to chemotherapy and/or monoclonal antibodies. The result was achieved without any of the known significant toxic effects of chemotherapy and (albeit to a lesser extent with respect to chemotherapy) of monoclonal antibodies. The invalidating causes which removed all scientific credibility from the DBM experiments carried out in Italy in 1998 are also reported.
CONCLUSIONS: I considered it of use to inform the scientific community of the rationale, the mechanism of action, the scientific basis and clinical findings of the DBM in order to encourage interest in the prospects opened up by the DBM through innovative formulations of the vitamins and Melatonin and the use of biological molecules with a high degree of antitumoural efficacy and low toxicity such as Somatostatin and its analogues.

fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20881933 


Il Metodo di Bella rappresenta un'alternativa all'attuale cura del cancro.
E' stato definito privo di credibilità dopo i primi test nonostante i risultati fossero positivi e promettenti.
Ci si chiede se il problema non sia tanto la necessità di sperimentare e mettere a punto un nuovo metodo sicuro, bensì il mantenere saldo il potere delle lobbies farmaceutiche.
Il tutto, ovviamente, a discapito della salute.
Ma il giuramento di Ippocrate recita espressamente...:
"In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi."

…e che la stagione cominci! (Contro In Formazione)

Roma, Fiom in piazza Epifani: Paese a rotoli

ROMA – La Fiom riempie piazza San Giovanni. Le tute blu sfilano per le strade di Roma, per la manifestazione nazionale indetta dai metalmeccanici della Cgil. Con loro gli altri lavoratori e i disoccupati, gli studenti, i pensionati, i precari, gli immigrati.(...)

Così come la stagione dei saldi, sempre uguale a sé stessa, è quell’effimero momento di “svago”, per chi ha voglia di togliersi qualche sfizio, avendo l’illusione di guadagnarci risparmiando, la manifestazione sindacale di oggi, para politica ed un po’ paracula, ha dato l’illusione a molti che possa essere cominciata la fase di reazione vera per la difesa dell’occupazione in Italia.
Nulla di più falso. (...)

Quel che dovrebbe far riflettere (Contro in Formazione)

In che mondo vive il popolo italiano?

Noi del Sodalizio di Thule ce lo siamo chiesti da sempre, ed abbiamo voluto superare una diffusa pigrizia mentale, un po’ per vocazione, un po’ per senso di libertà, che impone un comodo schema esistenziale, secondo cui “tutto gira intorno a noi”.

L’Italia dovrebbe rappresentare un elemento importante nel panorama mondiale, o meglio, così ci viene spacciato questo condizionale, da noi qui utilizzato, come un sedicente dato di fatto. Ma è realmente così? Siamo noi, nazione Italia, Stato italiano, importanti per gli altri soggetti internazionali?

Dovremmo avere un riscontro a queste domande, attraverso i media presenti nel nostro quotidiano.

Invece troviamo nel panorama informativo una presenza ingombrante del superfluo, del pettegolezzo, del sensazionalismo di cronaca rosa e nera, mentre c’è poco di quel che sta realmente incidendo su questo primo decennio di secolo, e che condizionerà il nostro futuro prossimo.

Colpa di chi ci governa? Forse.

Ma se la classe politica si perde dietro a inutili quisquilie, i media seguono a ruota tale malvezzo. Anzi, speso son proprio i mezzi d’informazione, teoricamente il “cane da guardia” della democrazia e della consapevolezza popolare, ad incentivare questa deformazione della realtà.

Se l’intento pedagogico della comunicazione di notizie, è quello di rendere partecipi le masse ai processi storici contemporanei, in Italia siamo decisamente fuori strada.

Cosa può esserci d’importante nel sapere quanti simboli padani ci sono in una scuola di provincia, o se è giusto mettere una bandiera con falce e martello in un’altra?

In che misura muta la nostra esistenza conoscere i dettagli macabri di un omicidio?

O le discussioni infinite sui tafferugli avvenuti durante una partita di calcio?

L’informazione, se vuol raggiungere intenti pedagogici, dovrebbe sintetizzare e rendere comprensibili i rischi di un euro troppo forte sul dollaro, che di questo passo sfiancherà le ultime voci positive della nostra economia, quelle provenienti dall’export.

Viviamo nel pieno di una crisi economica, e forse sarebbe più opportuno avere dettagli a riguardo di tale argomento, visto che il pettegolezzo su mezze tacche televisive non giova certo alle finanze di una famiglia media italiana.

Si stanno svolgendo le presidenziali in Brasile, una nazione che diventerà molto presto una super potenza a nostre spese. Eppure la maggior parte dei nostri connazionali pensa ancora che l’uomo più importante del pianeta sia quello che ha preso in affitto la Casa Bianca.

A chi giova tutto questo?

Temiamo di sapere già la risposta, e le motivazioni che stanno alla base di un siffatto stato di cose.

Virgilio scriveva due mila anni fa:

“Felix qui potuit rerum cognoscere causas”*

Frase che dovrebbe essere divisa araldica dell’informazione, ma che in Italia sembra più che altro una debole manifestazione d’intenti.

http://wordpress.thule-italia.net/?p=3271

18_10_10

"Liberarsi non è molto difficile. È più difficile rimanere liberi."

André Gide

giovedì 14 ottobre 2010

14_10_10

"Il diavolo ha reso tali servigi alla Chiesa, che io mi meraviglio com'esso non sia ancora stato canonizzato."

Carlo Dossi

mercoledì 13 ottobre 2010

La crisi non è alle nostre spalle (Contro In Formazione)

In Europa dal 2008 ci sono 13, 4 milioni di disoccupati in più (...)


Ci sono dei problemi, inutile negarlo. La crisi potrà pure essere passata per imprenditori “rampanti” globalizzati, o pirati finanziari, categorie umane da porre sotto un’unica parola: sanguisughe. Ma per chi con il lavoro vivee non di lavoro speculasono tempi veramente duri, ed al peggio, com’è noto, non c’è mai fine. (...)


fonte: http://wordpress.thule-italia.net/?p=3245

Brasile e Cina: quando i giganti s’incontrano (Contro In Formazione)

Cina-Brasile, ecco l’alleanza destinata a mutare il volto dell’economia globale nei prossimi 10 anni (...)

Gli Stati Uniti annaspano? Nessun problema!
L’Europa è impantanata? Nulla di che preoccuparsi! (...)

martedì 12 ottobre 2010

12_10_10

""Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa.""

Mark Twain

lunedì 11 ottobre 2010

Il Padrino (Contro In Formazione)

Marcegaglia: Marchionne, solidarieta’
Storia che non fa bene ne’a Emma ne’a Confindustria ne’al Paese


GIAPPONE, 10 OTT-
‘La solidarieta’ a Marcegaglia di Confindustria e’ anche la mia:ho saputo della storia e la trovo veramente strana’,ha detto Marchionne. Il numero uno di Fiat, a Suzuka per seguire il Gp del Giappone, prima della missione a Shanghai e in Cina, commenta la notizia dei presunti dossier sul presidente di Confindustria. ‘La Marcegaglia – aggiunge Marchionne – e’ una persona che merita di meglio. E’ una storia che non fa bene a Emma, a Confindustria e all’intero Paese’.
fonte www.ansa.it


Dei dossier sulla reginetta di Confindustria non c’interessa un granché, visto trattarsi della solita guerra a colpi di letame mediatico-giudiziario, tuttavia troviamo interessante che nell’agone di tale confronto sia sceso il nume dell’industria italiana che “piace” al mondo globalizzato e alle sue regole da pendagli da forca.
Fin da subito abbiamo visto nella querelle che riguarda la presidentina Marcegaglia il chiaro tentativo di una politica, che ormai non ha più nulla da dire, di far paura in maniera subdola e paramafiosetta, modus operandi ormai in voga presso i palazzi della Repubblica italiana.
Marchionne evidentemente s’è sentito punto sul vivo, visto che ad essere colpita è stata la sua pupazzetta confindustriale. Riteniamo comunque che il nostro cinghialone in maglione nero non si lascerà certo intimidire da così poca cosa e che chiunque sia il mandante (non troppo occulto) di tale attacco, rischia di non ottenere nessun effetto desiderato.
Infatti, è poco probabile che possa essere fermato il processo di smantellamento del comparto manifatturiero nazionale, con delle semplici veline apparse sui foglietti a libro paga del Governo.
Quello che servirebbe non è l’utilizzo delle armi della politica da salotto imperante oggigiorno, che fa del pettegolezzo il suo strumento principale, ma un’azione realmente incisiva contro i patrimoni di chi, come Marchionne e la sua pupazzetta, opera ormai palesemente a discapito dell’interesse della comunità nazionale.


Gabriele Gruppo


fonte: http://wordpress.thule-italia.net/?p=3233

11_10_10

Certe azioni denotano la profonda ignoranza, ed egoismo, di chi le compie. Da qui partono le conclusioni.

10_10_10

"I tuoi peggiori nemici non sono affatto coloro che hanno un'opinione diversa dalla tua, bensì coloro che concordano con te, ma che per motivi diversi, per prudenza, prepotenza, viltà non sono in grado di professarsi di quell'opinione."

Arthur Schnitzler

giovedì 7 ottobre 2010

07_10_10

"L'attesa del piacere è essa stessa piacere."

Gotthold Ephraim Lessing

mercoledì 6 ottobre 2010

06_10_10

Dopo averlo supposto per molto tempo, ieri ho avuto la conferma: il 2009 - inizio 2010 mi ha colpito anche a livello fisico...sistemerò anche questa cosa.

martedì 5 ottobre 2010

La corsa dell'oro (Contro In Formazione)

Oro: prezzi alle stelle, riaprono caveau 

ROMA- La corsa verso nuovi record dei prezzi dell’oro spinge le banche a correre ai ripari, riaprendo i caveau chiusi negli anni ‘90. Anche se questa mattina sui mercati c’e’ stato un lieve assestamento dei prezzi, la ‘fame’ degli investitori ha spinto le quotazioni di record in record: a piacere non sono i futures sull’oro o sui metalli, ma sono i lingotti d’oro fisici. Le banche si attrezzano per un business altamente redditizio: JPMorgan ha riaperto un caveau sotterraneo a Manhattan.
fonte www.ansa.it


“Quante once d’oro servono per comprare una casa?”
La domanda non è banale in un periodo come questo, in cui il mai disprezzato “bene/rifugio” per eccellenza si sta rivalutando ad un ritmo impressionante, mese dopo mese, anno dopo anno, dall’inizio della crisi inesorabilmente.
La sua ascesa riflette l’instabilità della situazione, di un tunnel non ancora superato e che qualche abile manipolatore dei mercati cerca di sfruttare  a proprio vantaggio.
L’oro, in lingotti veri, fin dal 2008  sta macinando crescite  di valore esponenziali sì, ma silenziose, degne di un vero riservato gentiluomo d’altri tempi.
Infondo, rispetto ai giovani prodotti derivati ed ai vari mutui strutturati, il lingotto mantiene un fascino d’altri tempi e forse è per questo che piace.
Riteniamo che comunque, anche per l’oro, il rischio di servire per qualche speculazione finanziaria sia molto concreto. Ciò si potrebbe tradurre in un nuovo crack, che lascerà a terra morti e feriti. Ed allora dovranno essere trovati, o inventati, altri beni/rifugio, fino a quando si smetterà (speriamo presto) di ritenere la borsa un cardine di civiltà irrinunciabile.

Gabriele Gruppo

fonte: http://wordpress.thule-italia.net/?p=3198

lunedì 4 ottobre 2010

04_10_10

"L'interiorizzazione può divenire una fin troppo facile fuga da qualcosa che non si comprende. Tanto quanto l'esteriorizzazione fine a se stessa"
Marco Linguardo - Thule Italia