La notizia trasmessa dalla Reuters e dalla tv di stato egiziana secondo cui il gasdotto egiziano che porta gas in Israele è stato attaccato (da componenti di Hamas, Hezbollah? ancora non si conoscono i dettagli) nella località di El Arish, da un possibile attacco terroristico apre scenari inquietanti. (...)
Il “Venerdì della partenza” non ha visto proprio la partenza di niente e di nessuno.
La minaccia proveniente da Piazza Tahrir, di una mobilitazione permanente, non ha infatti smosso il faraone Mubarak dal suo trono, nè ha coinciso con una reale svolta nei negoziati traregime ed opposizioni (che per altro non mostrano particolare unità) per quella che tutti in Occidente vorrebbero fosse una transizione “morbida”, ma che potrebbe rappresentare solamente la quiete prima della classica tempesta. (...)
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