Le prime manifestazioni antigovernative che abbiano ottenuto una certa risonanza son dunque state quelle contro il Ddl Gelmini.
C’era da aspettarselo, che le variopinte mobilitazioni studentesche riuscissero a capitalizzare un superiore grado di notorietà, rispetto a quelle di altri settori della comunità nazionale.
Sulla sedicente “riforma” si son scritti fiumi di parole. La nostra Beata Ignoranza ha firmato un decreto di tagli tremontiani, leggendone forse i contenuti in un bignami, per poter così scodellare dichiarazioni pubbliche di convenienza, omologate e precotte. (...)
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